“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”. Prendo in prestito queste parole di Andy Warhol che riassumono bene il valore della questione ambientale. Per questo ho lavorato sia per salvaguardare il paesaggio e le bellezze dell’Umbria, che sono un valore inestimabile per la nostra regione, sia per fare in modo che il nostro Paese si adeguasse alle direttive e alle normative europee in tema di tutela dell’ambiente. Un’altro tema di rilievo nel mio percorso alla Camera è stato quello dell’energia che considero strategico per la sicurezza nazionale. In particolare mi sono battuta per fare in modo che l’Umbria conservasse le proprie centrali di Bastardo e Pietrafitta e, nel caso della prima, per promuoverne la riconversione verso forme di energie rinnovabili e sostenibili.
Ecco il mio lavoro:
Proposta di legge sulla tutela dei consumatori dai maxi-conguagli
Da diverso tempo si è purtroppo diffuso il fenomeno delle cosiddette maxi-bollette o maxi-conguagli: si tratta dei ben noti bollettini relativi alle utenze dell’energia elettrica, dell’acqua e del gas, in ragione delle quali i cittadini si vedono costretti a corrispondere sostanziosi conguagli. Tra l’altro, spesso non sono altro che il frutto di anni di addebiti dovuti a conteggi di consumi meramente stimati, ma non effettivi. E’ stata approvata in Aula la proposta di legge, che ho sottoscritto anche io, per impedire l’emissione di fatture a debito nei riguardi dell’utente per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni, nell’ambito dei contratti di fornitura di energia elettrica, di gas e del servizio idrico. Proposta di legge che è stata approvata a dicembre 2017 diventando legge a tutti gli effetti. Avevo presentato anche un ordine del giorno proprio per chiedere al governo di definire un termine entro il quale i conguagli potessero essere inviati: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=9/03792-A/008&ramo=CAMERA&leg=17.
Qui la proposta di legge: http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0041760.pdf
Qui l’articolo de ilgiornale.it: http://www.ilgiornale.it/news/politica/stop-maxi-bollette-conguagli-sempre-rate-e-mai-superiori-2-1471108.html
Raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sull’Ambiente
La tutela dell’ambiente e la partecipazione dei cittadini alla gestione dei territori e del paesaggio sono i principi alla base della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Tavolo Orvietano per l’Ambiente che ho deciso di appoggiare. Abbiamo organizzato un’iniziativa al Giò Hotel di Perugia e i banchetti nel centro storico di Perugia, Terni e Orvieto per raccogliere parte delle 3mila firme che sono servite per depositarla in Regione. Sono inoltre intervenuta con comunicati stampa ed interviste televisive per sollecitare i consiglieri regionali ad approvarla visto che è nata proprio dall’esigenza di evitare che i cittadini si trovino a dover prendere semplicemente atto di decisioni importanti relative ai propri territori, vedi il caso delle discariche o degli inceneritori, che le Istituzioni hanno già approvato.
Qui lo speciale della trasmissione Tv Magazine sulla nostra iniziativa per la raccolta firme: https://youtu.be/GBA800WkA8Y
Qui i comunicati stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/2682/
http://adrianagalgano.it/comunicati/2652/
http://adrianagalgano.it/comunicati/2856/
Qui la mia intervista ad Asi sulla proposta di legge: https://youtu.be/esRqqhx3yyk
Mio intervento sullo stop alla realizzazione del terzo calanco della discarica Le Crete di Orvieto
Dopo anni di battaglie, finalmente, a settembre del 2017, il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Orvieto e all’intera comunità cittadina accogliendo il ricorso presentato dall’amministrazione contro la realizzazione del terzo calanco nella discarica Le Crete. Una sentenza che ha premiato l’impegno dei cittadini orvietani, ristabilito il primato degli interessi generali ed evidenziato l’importanza della partecipazione nelle scelte che impattano sui nostri territori.
Lo puoi leggere qui: http://adrianagalgano.it/comunicati/discarica-le-crete-bene-stop-terzo-calanco/
Mio intervento contro decisione Regione Umbria di autorizzare secondo calanco discarica Le Crete
Sono intervenuta per ribadire la mia contrarietà rispetto all’annuncio della Regione di voler procedere con l’ampliamento della discarica Le Crete di Orvieto. Annuncio frutto di anni di scelte sbagliate in tema di gestione e smaltimento dei rifiuti e fatto con totale noncuranza del voto contrario espresso dal consiglio comunale di Orvieto e del parere contrario della Soprintendenza regionale ai beni architettonici e paesaggistici. Rischiamo, infatti, che una delle città più suggestive dell’Umbria diventi la pattumiera della regione e veda modificato il suo paesaggio perché l’ampliamento darà luogo ad una vera e propria collina di immondizia.
Lo trovi qui: http://adrianagalgano.it/comunicati/2787/
Interrogazione sulla penalizzazione della centrale di Pietrafitta rispetto a Montalto e Santa Barbara
Ho depositato questa interrogazione in seguito alle decisioni di Enel di investire sulla centrale di Montalto di Castro, dismessa da anni, per riattivare otto gruppi a “ciclo aperto” entro il 2017, e di far funzionare quasi costantemente l’impianto toscano di Santa Barbara. Tutto questo mentre per la centrale di Pietrafitta è stato predisposto il blocco tanto che, nel 2017, è stata attiva solo per 70 ore. Eppure l’impianto umbro è più conveniente, rispetto a Montalto, perché eroga una maggior quantità di energia elettrica utile a parità di consumo di combustibili ed è del tutto simile a quello di Santa Barbara. A questo punto – come ho detto alla viceministra Bellanova che ha risposto alla mia interrogazione – ritengo si tratti di una questione politica ovvero che la nostra Regione non stia facendo nulla per difendere le proprie centrali.
Qui interrogazione e risposta: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/11648&ramo=C&leg=17
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/centrale-pietrafitta-umbria-ancora-penalizzata/
Mio intervento su ennesima attivazione centrale Enel di Bastardo dopo incidente in Austria
L’esplosione avvenuta il 12 dicembre 2017 nell’impianto di distribuzione di gas a Baumgarten an der March, in Austria, ha determinato l’interruzione nella distribuzione del gas che ha interessato direttamente l’Italia spingendo il Mise a dichiarare lo stato d’emergenza. Di conseguenza, alcune delle centrali Enel che avrebbero già dovuto essere dismesse sono state richiamate ad entrare in esercizio. Tra queste anche la centrale Enel Pietro Vannucci di Bastardo. Questa ennesima riattivazione – dopo quella dell’inverno 2016 con l’ondata di freddo e dell’estate 2017 in seguito all’impennata delle temperature – dimostra quanto la scelta di dismettere alcuni impianti sia stata azzardata considerato che, per la terza volta in un anno, sono stati proprio questi siti a garantire la sicurezza energetica nazionale.
Lo puoi leggere qui: http://adrianagalgano.it/comunicati/centrale-di-bastardo-no-dismissione/
Interrogazione su riattivazione centrale Enel di Bastardo
Nella notte del 2 agosto la centrale Enel Pietro Vannucci di Bastardo ha ricevuto prima una richiesta di attivazione per l’aumentato fabbisogno di energia dovuto all’ondata di calore che aveva investito il Paese. Poi questa richiesta è stata revocata e, alle 8 del 3 agosto si è nuovamente tornati ad ordinare la messa in esercizio. Ho presentato questa interrogazione per chiedere le ragioni di tali ordini e revoche che hanno rischiato di penalizzare l’impianto umbro.
Qui il testo e la risposta del governo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/12233&ramo=CAMERA&leg=17
Qui i comunicati stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/centrale-di-bastardo-rischio-sicurezza-energetica-umbria/
http://adrianagalgano.it/comunicati/centrale-bastardo-importante-sicurezza-rete-nazionale/
Interrogazione su riattivazione centrali Enel dismesse
In seguito alla chiusura delle centrali nucleari francesi, Enel ha deciso di mantenere attive le centrali di Bastardo, Genova e Chivasso che aveva annunciato di voler chiudere il 31 dicembre 2016. Tuttavia quella della produzione di energia è una questione di sicurezza nazionale e, a fronte di un aumento del fabbisogno nazionale, non si può ricorrere a soluzione tampone. Ho, quindi, chiesto al Governo di intervenire presso Enel per chiarire quale sia il futuro dei tre siti dei quali è stata sospesa l’autorizzazione alla chiusura disposta dal Mise, in particolare della centrale di Bastardo che alimenta la linea elettrica a 120.000 Kilovolt del sistema elettrico nazionale insieme all’impianto idroelettrico di Campotosto.
La puoi leggere qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/10798&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/centrale-bastardo-enel-investa-anche-umbria-energie-pulite/
Interrogazione su riattivazione pro-tempore centrale Enel di Bastardo
Enel aveva annunciato la dismissione della centrale Pietro Vannucci di Bastardo al 31 dicembre 2016. In conseguenza di tale decisione, è stato avviato il processo di smobilitazione del personale. Tuttavia, a dicembre, in seguito al fermo delle centrali nucleari francesi per manutenzione e, quindi, all’aumentato fabbisogno di energia conseguente, in Italia, ad un inverno piuttosto rigido, Enel ha deciso di riaprire il sito umbro. Ho chiesto al Governo come si intenda garantire il funzionamento in sicurezza della riattivata centrale di Bastardo vista la presenza di pochissimo personale, di capire quale sarà futuro del sito e se sia possibile perseguire un progetto di riconversione privilegiando soluzioni non inquinanti diverse dal carbone.
Qui l’interrogazione e la risposta: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/10395&ramo=CAMERA&leg=17
Interrogazione su Enel University alla centrale di Bastardo
La centrale Vannucci di Bastardo verrà dismessa il 31 dicembre 2016 senza che sia stato ancora predisposto un progetto di riconversione del sito che, oltre a produrre energia elettrica, ospita anche la scuola di formazione Enel University, ad oggi la più grande e attrezzata rispetto alle altre realtà del gruppo presenti a Piacenza, Lecco e Civitavecchia. Le sole proposte di riconversione, tutte improntate alla green economy, sono al momento state presentate dai rappresentanti dei lavori e dal Comune di Gualdo Cattaneo ma non sono state prese in considerazione. Mentre Enel ha deciso di bandire un concorso online per scegliere la nuova destinazione. Ho chiesto al Governo di lavorare per evitare la chiusura del sito e se siano state prese in esame le ipotesi di riconversione prospettate, anche e soprattutto in relazione alla presenza della scuola che per Enel rappresenta un punto di eccellenza per tutte le attività di ‘formazione specialistica’ rivolte alle società del gruppo.
Qui puoi leggere interrogazione e risposta: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/08863&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/centrale-enel-bastardo-governo-esamini-progetti-gia-presentati/
Interrogazione su rischio chiusura centrale Enel di Bastardo
Nel 2014 L’impianto è ritenuto dalla giunta regionale dell’Umbria un sito di interesse strategico sia per collocazione che per qualità produttiva e nel 2009, al fine del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, è stato messo in atto un progetto di miglioramento ambientale che ha permesso di ottenere tale importante certificazione. Il funzionamento della centrale, fino a qualche tempo fa, era pressoché ininterrotto viste l’alta affidabilità, il basso costo di esercizio e l’importanza della stessa per il mantenimento dell’equilibrio della rete. Attualmente, invece, l’impianto non viene utilizzato a piene capacità e uno delle due unità produttive è spenta, ufficialmente per mancanza di richiesta di energia ma in realtà sembrerebbe a causa della mancanza di scorta di carbone disponibile. Ho, quindi, presentato un’interpellanza per verificare, visto il trend di funzionamento e dato che a tutt’oggi il prezzo dell’energia e le richieste non hanno subito flessioni, di quali elementi disponga il Governo in ordine ai motivi per i quali non si è provveduto a effettuare gli ordini di carbone necessari e sul perché nei siti di stoccaggio dell’impianto non è presente «la scorta strategica prevista» che dovrebbe garantire almeno venti giorni di funzionamento a pieno regime dei due gruppi. Ho chiesto, inoltre, se non sia opportuno verificare se le modalità di chiamata in servizio dei vari impianti produttivi da parte del Gestore dei servizi energetici rispondano effettivamente alle disposizioni del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, il quale si ispira a criteri di libero mercato e quali siano i motivi per cui recentemente l’impianto Enel «Pietro Vannucci», in presenza di un elevato costo del megawattora nel mercato elettrico, non sia stato chiamato in servizio.
La puoi leggere qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=2/00471&ramo=CAMERA&leg=17
Qui la risposta: http://adrianagalgano.it/wp-content/uploads/2018/01/galgano-risposta-interrogazione-centrale-bastardo-1-1.jpg
Miei atti sulla questione della Valle dei fuochi in Valnestore
In seguito all’inchiesta giornalistica del Corriere dell’Umbria che ha portato alla scoperta di quella che è stata definita la ‘Valle dei fuochi umbra’ nella zona della Valnestore. Si tratta dell’area intorno alla ex centrale di Pietrafitta nella quale è emerso sono stati interrati per decenni rifiuti e ceneri. Un danno ambientale senza precedenti che può avere ripercussioni anche sulla salute dei cittadini. Dopo aver incontrato i membri del comitato ‘Soltanto la salute’, che si è costituito in seguito a questa vicenda, ho presentato diverse interrogazioni al governo chiedendo sia di accertare l’entità del danno ambientale che di verificare le responsabilità in relazione alla bonifica dell’area e di disporre analisi per stabilire se ci siano rischi per la salute dei cittadini. Interrogazioni che hanno contribuito all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Perugia che ha disposto il sequestro dei terreni e ordinato al Noe dei carabinieri e all’Arpa di effettuare analisi per determinare il grado di tossicità degli elementi presenti.
Qui la prima interrogazione e la risposta: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/08649&ramo=C&leg=17
Qui trovi la seconda interrogazione: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/02272&ramo=CAMERA&leg=17
Qui la risposta del governo: http://adrianagalgano.it/wp-content/uploads/2018/01/galgano-risposta-interrogazione-valle-fuochi-1.jpg
Qui i comunicati stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/valle-dei-fuochi-bonifica-messa-sicurezza-tutelare-salute-cittadini/
http://adrianagalgano.it/comunicati/valle-dei-fuochi-accertare-danno-procedere-alla-bonifica/
Richiesta al governo di impugnare il Programma strategico territoriale o legge 1/2015
A marzo del 2015 ho presentato ufficialmente al governo la richiesta di impugnare il Programma strategico territoriale ovvero la legge 1/2015 della Regione Umbria perché incostituzionale in quanto contrastava con l’articolo 9 della Costituzione e con gli articoli 135 e 143 del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. Il testo, infatti, era sovraordinato rispetto al Piano paesaggistico, il che significa che prima si stabilivano le direttive in materia urbanistica e soltanto dopo si procedeva con la tutela del territorio. Poche ore dopo la mia richiesta il governo lo ha fatto costringendo la Regione a modificare la normativa adeguandola alle prescrizioni normative.
Qui i comunicati stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/piano-strategico-umbria-bene-il-governo-si-riveda-anche-sullumbricellum/
Mio intervento su audizione dell’allora ministro Galletti sulla multa all’Italia per le discariche abusive
Più volte io e altri deputati siamo intervenuti in commissione Politiche Ue per segnalare la necessità di risolvere la questione delle discariche abusive ed evitare così una condanna del nostro Paese per infrazione. Condanna che purtroppo è arrivata, nel 2014, con costi molto gravosi. Durante l’audizione ho chiesto all’allora ministro dell’Ambiente, Galletti di rendere note le discariche che ancora sono in infrazione affinché ogni parlamentare, oltre che a Montecitorio, possa collaborare a sensibilizzare enti locali e cittadini sul proprio territorio. Il ministro Galletti si è dichiarato disponibile a farlo. Gli ho chiesto di procedere quanto prima visto che il nostro Paese fino a che non chiuderà le discariche abusive dovrà pagare 40 milioni di euro di multa ogni trimestre.
Ordine del giorno per includere nel Registro tumori le malattie da inquinamento ambientale
Ho depositato questo ordine del giorno per sollecitare il governo a valutare la possibilità di includere nel Registro dei Tumori anche le malattie legate all’inquinamento ambientale (danni al sistema nervoso centrale, danni polmonari, problemi respiratori, danni renali, problemi riproduttivi, malattie gastrointestinali, difetti congeniti), al fine di adottare strategie condivise per la rilevazione di possibili rischi, e diminuire i casi di mortalità dovuti a questi fattori.
Qui il testo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=9/00913-A/011&ramo=CAMERA&leg=17
Interrogazione su mancato abbassamento prezzo carburanti
Ho discusso in commissione Attività produttive un’interrogazione nella quale ho chiesto al Governo quali iniziative intende attuare per evitare che, in Italia, il prezzo totale del carburante, sia in termini di benzina che di gasolio, nonostante il costo del greggio sia diminuito, continui ad essere tra i più cari in Europa. Nel testo si domanda anche quali misure si intendano assumere affinché le imposte non gravino in maniera così pesante sui prezzi alla pompa e, soprattutto, per evitare quel meccanismo perverso dell’imposta sulle imposte, ossia dell’Iva calcolata anche sulle accise.
Qui l’interrogazione: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/07536&ramo=CAMERA&leg=17
Qui la risposta: http://adrianagalgano.it/wp-content/uploads/2018/01/galgano-risposta-interrogazione-prezzi-carburanti-1.jpg
Qui il video della discussione: https://youtu.be/2DRX2R8nmEo
Interrogazione su riconversione a metano tir per trasporto pesante
In Italia la dimensione media delle aziende attive nel settore dei trasporti è, in media, di 17,5 addetti e il 30% del totale dei costi in bilancio è rappresentato dalle spese per il carburante: per favorire il rilancio del settore ho presentato un’interrogazione in commissione per conoscere quali iniziative il Governo intenda mettere in campo per promuovere la crescita delle imprese del settore evitando la eccessiva frammentazione dell’offerta, per ridurre i costi del trasporto pesante attraverso l’utilizzo di combustibili alternativi, in particolare il metano, e per abbattere l’inquinamento.
Qui trovi il testo e la risposta: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/07192&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il video della discussione: https://youtu.be/l1jyEG7ECcQ
Proposta di legge per introdurre l’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole
Ho sottoscritto questa proposta di legge, a prima firma del collega Cesaro, che punta a rendere obbligatorio l’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole del primo ciclo di istruzione. In Italia, infatti, manca una seria politica ecologica che adotti un piano strategico nazionale per l’energia che creerebbe posti di lavoro e sarebbe fondato sulle fonti rinnovabili, sull’efficienza energetica, sullo studio attento del riciclo dei rifiuti, sul recupero, sul riuso e sull’adeguamento del patrimonio edilizio nazionale. L’educazione ambientale, in questo quadro, andrebbe intesa come primo, fondamentale passo di sensibilizzazione dei giovani e dei giovanissimi verso temi che ormai da tempo sono considerati, nel resto del mondo, importanti tanto quanto la conoscenza delle lingue straniere o l’alfabetizzazione informatica, che in Italia infatti sono ancora sottovalutate.
La puoi leggere qui: http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0016270.pdf
Risoluzione su tele-lettura dei contatori del gas
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico ha stabilito la sostituzione dei vecchi contatori del gas con apparecchi di misura innovativi che possano essere letti da remoto. In relazione a questo processo, che va ad innovare il settore e porterà notevoli vantaggi in termini di consumi, l’Autorità ha anche predisposto per il 2018 precisi limiti minimi di telelettura. In X Commissione abbiamo predisposto questa mozione per impegnare il governo, a valutare la possibilità di porre in essere iniziative normative volte ad innalzare tali limiti entro la fine del 2018, con particolare riferimento alle imprese distributrici di maggiori dimensioni per imprimere un’accelerazione delle sostituzioni.
La puoi consultare qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=7/01397&ramo=CAMERA&leg=17
Indice argomenti