Perugia, 27 ottobre 2016 – Sono convinta che l’Italia abbia bisogno di riforme. Ma questo non significa che si debbano fare in ogni caso. Ad essere utili, infatti, sono soltanto quelle buone e questa riforma costituzionale non lo è. E’ pensata male, fatta e soprattutto scritta peggio: un pastrocchio. Ma andiamo per ordine. La riforma va affrontata nel merito e non sulla base dell’approccio “Renzi sì, Renzi no”: i governi e i premier passano, le riforme costituzionali restano. Con il referendum del 4 dicembre decideremo, infatti, quali saranno gli assetti della nostra Repubblica e della nostra democrazia e dobbiamo farlo dibattendo, preparati e informati, sul merito.
galgano referendum costituzionale
REFERENDUM, SPACCHETTAMENTO UNICA PROPOSTA DI MERITO. IL RESTO SPIACEVOLE DEMAGOGIA
REFERENDUM RIFORME, E’ NECESSARIO SPACCHETTARE I QUESITI
Roma, 29 giugno 2016 – “In questo momento il Paese si ritrova ad affrontare un quesito fondamentale per la sua vita democratica. E questo passaggio cruciale non può essere sminuito, riducendolo ad un semplicistico voto sul binomio: Renzi sì Renzi no. Parte da qui la nostra idea di presentare alla Camera una proposta di spacchettamento dei quesiti del referendum costituzionale“. Così la deputata iscritta al gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, illustra l’iniziativa portata avanti con i Radicali Italiani che intende promuovere la raccolta di firme di almeno un quinto dei deputati, per dividere in parti separate e omogenee il quesito referendario ammesso dalla Cassazione e su cui gli elettori saranno chiamati ad esprimersi.
“Vista la portata dell’argomento – ha aggiunto la deputata – chiederemo un incontro con Renzi e Boschi, affinché ci sia una discussione approfondita sul punto in questione”.
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