Roma, 29 giugno 2016 – “In questo momento il Paese si ritrova ad affrontare un quesito fondamentale per la sua vita democratica. E questo passaggio cruciale non può essere sminuito, riducendolo ad un semplicistico voto sul binomio: Renzi sì Renzi no. Parte da qui la nostra idea di presentare alla Camera una proposta di spacchettamento dei quesiti del referendum costituzionale“. Così la deputata iscritta al gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, illustra l’iniziativa portata avanti con i Radicali Italiani che intende promuovere la raccolta di firme di almeno un quinto dei deputati, per dividere in parti separate e omogenee il quesito referendario ammesso dalla Cassazione e su cui gli elettori saranno chiamati ad esprimersi.
“Vista la portata dell’argomento – ha aggiunto la deputata – chiederemo un incontro con Renzi e Boschi, affinché ci sia una discussione approfondita sul punto in questione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda della Galgano, anche il collega parlamentare Pier Paolo Vargiu (Sc), per il quale “un referendum ideato per esprimere un sentimento politico sul premier e non sul merito delle modifiche costituzionali, rischia di fare un torto al cittadino. E’ auspicabile che la nostra iniziativa coinvolga i parlamentari, in maniera tale che per i cittadini sia percepibile la sostanza di ciò che viene proposto”.
Per il segretario nazionale dei Radicali Italiani Riccardo Magi: “E’ in ballo molto più della fortuna di un leader politico, qui è in ballo un’ampia, articolata e disomogenea riforma della Costituzione. Se si vuole con la riforma rispondere a problemi di crisi della democrazia, non lo si può fare scavalcando le questioni procedurali”. Stando al professore di diritto costituzionale Fulco Lanchester, presente anch’egli alla conferenza, “la questione portata avanti dal referendum è incostituzionale perché, sulla base della giurisprudenza della Corte Costituzionale, non vi è la univocità e la specificità del quesito come richiesto”.
Ecco perché, secondo la deputata Mara Mucci, che ha chiuso la conferenza “con questa iniziativa vogliamo consentire ai cittadini la libertà di scegliere sul futuro del proprio Paese, senza appiattirsi in un dibattito che sembra concentrarsi solo sul voto a favore o contro il Governo”.