Quando una comunità si sente al sicuro, vive il proprio territorio e alimenta il circuito della legalità nel lavoro così come nel privato. In questi cinque anni alla Camera ho presentato diverse proposte di legge e mozioni per regolare l’immigrazione che, quando è legale, costituisce una potente leva di sviluppo per il Paese. Ho lavorato, inoltre, per combattere il fenomeno delle infiltrazioni mafiose che sono state registrate anche in Umbria e ho proposto di creare un’anagrafe dei beni confiscati così che i cittadini possano controllare come vengono gestite le proprietà sottratte alle organizzazioni criminali.
Qui trovate il mio lavoro:
“Periferie, la parola alle associazioni”, a Perugia il presidente della commissione di inchiesta Causin
“Periferie, la parola alle associazioni” è il titolo dell’iniziativa che abbiamo organizzato come Civici e Innovatori Umbria per ascoltare direttamente dalla voce delle associazioni del territorio di Perugia i problemi e le criticità delle nostre periferie. A confrontarsi con i rappresentanti di sedici realtà del mondo associativo locale, abbiamo invitato Andrea Causin, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulla sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Qui il servizio televisivo di Trg sulla nostra iniziativa: https://youtu.be/k4EETVskdGA
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/periferie-causin-bellezza-scaccia-illegalita-galgano-perugia-sua-bellezza/
Qui l’articolo di perugiatoday.it: http://www.perugiatoday.it/cronaca/incontro-periferie-associazioni-galgano.html
Periferie, incontro con il sindaco, il questore e il prefetto di Perugia
Durante la sua visita a Perugia per l’incontro con le associazioni che operano nelle periferie perugine, abbiamo anche organizzato un summit tra il presidente della commissione di inchiesta Andrea Causin e il sindaco, Andrea Romizi, il prefetto Raffaele Cannizzaro e il questore Francesco Messina.
Ordine del giorno su creazione Anagrafe dei beni confiscati alla mafia
Il disegno di legge sulle modifiche al codice delle leggi antimafia e le misure di prevenzione riforma la disciplina anche in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni mafiose. In particolare si prevede che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità ne pubblicizzi la destinazione, l’assegnazione e l’utilizzazione nei suoi siti internet. Questo, tuttavia, non basta. Ho, quindi, presentato questo ordine del giorno per chiedere che si crei una vera e propria anagrafe dei beni confiscati, in modo da individuare, censire ed aggiornare l’insieme di tali beni garantendo a tutti i cittadini la giusta conoscenza delle caratteristiche, dei dati e dei progetti riguardanti il loro utilizzo.
Puoi leggerlo qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=9/01039-B/008&ramo=CAMERA&leg=17
Interrogazione su infiltrazioni mafiose in Umbria
Una recente indagine Eurispes che ha misurato l’indice di organizzazione criminale (IOC) nell’ambito del quarto Rapporto Agromafie afferma che Perugia e Terni, con un indice di organizzazione criminale di 55,9 e 30, fanno posizionare l’Umbria nella prima metà della classifica delle regioni d’Italia a più forte penetrazione mafiosa. Ho, quindi, chiesto al Governo quali iniziative sta mettendo in campo per reprimere il fenomeno e di potenziare al massimo organico e funzioni della Direzione distrettuale antimafia presente a Perugia.
La puoi consultare qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/02059&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/2939/#more-2939
Il mio intervento sugli arresti effettuati in Umbria nell’ambito dell’inchiesta ‘Quarto passo’
L’immagine dell’Umbria come isola felice non corrisponde più alla realtà come ha dimostrato l’operazione “Quarto passo” disposta dalla Procura antimafia di Perugia che, già alla fine del 2014, ha portato a galla l’esistenza di una holding criminale, con base a Ponte San Giovanni, gestita da un sodalizio ‘ndranghetista riconducibile alla cosca calabrese Farao-Marincola. Le infiltrazioni della criminalità organizzata trovano terreno fertile tra le aziende fiaccate dalla crisi: per evitarlo bisogna risollevare il tessuto imprenditoriale, solo così la regione potrà rinforzare gli anticorpi contro l’illegalità.
Qui la mia intervista a Radio Radicale: http://www.radioradicale.it/scheda/428532/le-mani-della-ndrangheta-sullumbria-61-gli-arresti-da-parte-dei-carabinieri-del-ros
Qui l’articolo di umbrialeft.it sul mio intervento: http://www.umbrialeft.it/notizie/galgano-sc-umbria-isola-felice-fronteggiare-crisi-chiudere-criminalit%C3%A0
Interrogazione su intimidazione mafiose al giornalista Inserra
Già da qualche anno, episodi legati a ’ndrangheta e camorra si legano a doppio filo con il territorio umbro: l’ultimo caso vede protagonista il giornalista Michele Inserra che, a marzo 2015, ha subito minacce e pesanti intimidazioni a Terni mentre stava effettuando una inchiesta sulla ’ndrangheta nei pressi dell’abitazione di una famiglia calabrese. Ho immediatamente interrogato il Governo per approfondire quanto denunciato da Inserra, nonché per adottare rapide ed efficaci iniziative al fine di evitare che in Umbria continuino a proliferare le attività portate avanti dalle organizzazioni criminali.
Qui l’interrogazione: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/01770&ramo=CAMERA&leg=17
Qui la risposta del governo: http://adrianagalgano.it/wp-content/uploads/2018/01/risposta-galgano-infiltrazioni-mafia-umbria-1-1.jpg
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/ndrangheta-solidarieta-a-inserra-inchieste-giornalisti-encomiabili/
Qui il comunicato sulla discussione: http://adrianagalgano.it/comunicati/mafia-in-umbria-si-potenzi-la-direzione-distrettuale-di-perugia/
Interrogazione sull’inchiesta di Gesenu spa per infiltrazioni
Ho presentato un’interrogazione per chiedere al Governo di mettere in campo tutte le azioni necessarie per ripristinare la legalità, garantire la continuità del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nella provincia di Perugia e salvaguardare le competenze tecniche e l’occupazione dei 500 lavoratori che ruotano intorno all’azienda. La partecipata Gesenu spa, infatti, è stata coinvolta in due inchieste relative a presunte infiltrazioni mafiose e irregolarità nel trattamento dei rifiuti per gli appalti vinti in Umbria e in Sicilia.
La puoi consultare qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/01818&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il video con la risposta del governo: https://youtu.be/PmuC-S49azQ
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/gesenu-commissariamento-rapido-per-salvaguardare-legalita-e-lavoro/
Il mio intervento nella puntata della trasmissione ‘Dentro i fatti’ dedicata all’inchiesta ‘Mafia capitale’
L’inchiesta “Mafia Capitale” ha portato alla luce l’esistenza di un sistema di spartizione degli appalti pubblici relativi in particolare ai centri di accoglienza dei migranti e al sociale che vedeva al centro le cooperative facenti capo al duo Carminati-Buzzi. Sono intervenuta alla trasmissione “Dentro i fatti” di Tgcom24 dove ho ribadito la necessità di intervenire sul sistema delle partecipazioni statali e degli enti locali proprio per tagliare alla corruzione quelle zone grigie che si possono creare quando si moltiplicano i centri di potere.
Interrogazione su deroga destinazione proventi multe a province e città metropolitane
A fronte delle pronunce della Corte dei conti e dell’inchiesta di Quattroruote che dimostrano come alcuni enti locali non destinino a sicurezza e manutenzione delle infrastrutture i proventi derivanti dalle sanzioni – come, invece, impone il Codice della strada – e a seguito dell’appello di Codacons, Aeci, Konsumer Italia, Codici e Primo consumo in merito alla deroga a tale destinazione obbligatoria che il governo vorrebbe concedere a province e città metropolitane, ho presentato questa interrogazione. Ho chiesto che si faccia marcia indietro e si intervenga sulla normativa perché i costi sociali di decessi e feriti per incidenti sono ancora altissimi.
Qui puoi leggere interrogazione e risposta del governo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/11519&ramo=C&leg=17
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/multe-governo-no-conceda-deroga/
Interpellanza sulla mappatura delle moschee irregolari
A fronte della proliferazione in Italia di luoghi di culto definiti impropriamente moschee in quanto creati in cantine, scantinati e luoghi che non rispettano le norme di sicurezza e che potrebbero essere bersaglio degli estremisti islamici, ho presentato questa interpellanza per fare in modo che si proceda ad una mappatura di tali luoghi. Attuando anche verifiche sul fatto che le loro sedi e le attività che vi si svolgono siano in regola con la normativa vigente e, qualora non lo fossero, per far assumere gli opportuni provvedimenti.
Qui puoi leggere l’interpellanza: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=2/01190&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il video con la risposta del governo: https://youtu.be/XddZcdX5fNM
Qui il comunicato stampa: http://adrianagalgano.it/comunicati/moschee-informali-realta-sommerse-che-vogliamo-trasparenti/
Interrogazione sull’inchiesta Consip spa
In relazione al possibile annullamento della gara per i servizi di Facility Management (FM4) già bandita e assegnata da Consip spa in seguito alle indagini sulla Romeo Spa che hanno poi interessato, per alcuni profili, anche l’azienda pubblica, si arriverebbe al paradosso di una ulteriore (e di per sé impropria) proroga delle assegnazioni legate alla precedente gara. Assegnazioni che interessano anche le aziende direttamente coinvolte nelle indagini. Ho, quindi, chiesto al governo se possa essere avviato un procedimento per annullare la gara FM4, anche alla luce degli effetti paradossali che deriverebbero dalla prosecuzione dei contratti precedenti.
Qui trovi l’interrogazione e la risposta del governo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/11050&ramo=CAMERA&leg=17
Interrogazione sull’immobile ex Ottagono di Fontivegge a Perugia
Lo stabile era stato acquistato dall’Inail, nel 2000, con le risorse stanziate per il Giubileo, dal 2016 la proprietà è stata passata alla società Invimit sgr del Ministero delle Finanze. Dalla sua realizzazione, l’immobile è stato completamente abbandonato. Nel 2015 si era ipotizzato un accordo tra Inail e comune di Perugia per fare una residenza di trenta appartamenti, con canone concordato per le famiglie delle forze dell’ordine, ma purtroppo l’iniziativa non è andata a buon fine. Oggi è diventato rifugio per i malviventi del quartiere di Fontivegge, considerato una delle aree a rischio di Perugia. Ho chiesto al Governo di quali elementi disponga circa le azioni che Invimit sgr intenda adottare per la riqualificazione dello stabile, nonché dei tempi di realizzazione.
Qui l’interrogazione e la risposta del governo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/12836&ramo=C&leg=17
Interrogazione su sistemi sicurezza nei musei
Dopo la prima interrogazione presentata dopo il furto al museo civico di Castelvecchio di Verona, ne ho discussa un’altra per sollecitare il Governo a mettere in campo misure più efficaci per aumentare la sicurezza nei nostri musei. Ho chiesto di verificare la turnazione degli addetti alla sorveglianza nelle ore notturne per garantire un presidio 24 ore su 24 e di optare anche per l’installazione dei sistemi di ultima generazione che consentono performance elevate a costi contenuti.
Qui trovi l’interrogazione: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/01957&ramo=CAMERA&leg=17
Qui la risposta del governo: http://adrianagalgano.it/wp-content/uploads/2018/01/galgano-risposta-interrogazione-sicurezza-musei-1.jpg
Qui il video della discussione: https://youtu.be/F5ACvQibzfU
Mozione sulle misure per regolamentare l’immigrazione
Un’immigrazione opportunamente regolata, in un Paese che sappia coniugare il controllo dei flussi migratori con la doverosa solidarietà nei confronti delle persone spinte dalla necessità ad emigrare, può essere una leva di sviluppo potente. Questo il punto di partenza della mozione, approvata dal governo, che punta a verificare i programmi relativi alla gestione dei flussi migratori e all’integrazione delle regole che disciplinano l’utilizzo delle risorse stanziate, ad intensificare la cooperazione tra gli Stati membri e il miglioramento e l’efficacia delle condizioni di lavoro.
Vanno anche potenziati i servizi messi a punto da Eures, la rete paneuropea per la ricerca di lavoro, con l’obiettivo di accrescere la possibilità di incontro tra domanda e offerta e aiutare i datori ad assumere personale più competente in tempi più brevi.
La trovi qui: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=1/00508&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il video del mio intervento in Aula: https://youtu.be/1eV8BqeqV30
A cena insieme ai detenuti del carcere di Capanne di Perugia
Accanto alla certezza della pena sono convinta che il recupero dei detenuti, cioè la reale possibilità di reinserimento nella società una volta scontata la pena detentiva, sia l’obiettivo principale di ogni sistema giudiziario che si rispetti. Per questo motivo ho partecipato alla cena preparata dai detenuti protagonisti delle attività formative previste dal progetto “Buoni dentro”, realizzato all’interno dell’istituto di pena perugino di Capanne. Iniziative così dovrebbero moltiplicarsi in tutto il Paese perché possono rappresentare per i detenuti un momento formativo importante, che permette loro di acquisire una professionalità che consenta un più agevole inserimento nel mercato del lavoro e quindi di non commettere più crimini.
Alla manifestazione contro il degrado del centro storico di Perugia
Come Scelta Civica Perugia abbiamo risposto all’appello lanciato dalle associazioni “Perugia non è la capitale della droga” e “Piazza Grimana e dintorni”. L’assemblea pubblica che hanno organizzato in piazza Fortebraccio ha fatto registrare un grande successo di pubblico e uno spazio, all’epoca utilizzato soprattutto per spacciare droga, ha risuonato degli interventi di tanti perugini. Anche noi abbiamo espresso il nostro punto vista rilevando che il problema dello spaccio nel centro di Perugia sia legato ad una questione più ampia, quella dello spopolamento dell’acropoli cittadina.
Proposta di legge su “Modifiche al codice di procedura civile per l’accelerazione dei procedimenti civili”
In Italia si parla molto di giustizia penale. Ma il più grande ostacolo alla crescita e agli investimenti (stranieri ma anche italiani) è la giustizia civile. Ad esempio, per ottenere la soddisfazione di una pretesa contrattuale occorrono in media 1.210 giorni, mentre la media dei Paesi Ocse ad alto reddito è 510 giorni. Siamo al 160° posto su 184 e tra i Paesi industrializzati, solo l’India fa peggio di noi. A questo si aggiunge che i nostri costi del processo sono tra i più alti, arrivando anche al 30% del valore della pretesa oggetto della lite. Con questa proposta di legge, di cui sono co-firmataria, si intende proseguire nel percorso virtuoso avviato dal Governo Monti contribuendo all’accelerazione dei processi in Italia, attraverso una serie di interventi distinti ma coordinati.
Qui trovi il testo: http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=1418&sede=&tipo=
Proposta di legge su “Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”
Ogni anno, secondo le statistiche ufficiali, arrivano in Italia circa 7mila minori stranieri soli, lontani dalla famiglia e senza adulti di riferimento che, nell’ambito delle migrazioni, rappresentano un gruppo particolarmente vulnerabile che può diventare facile preda dei circuiti di illegalità, soprattutto se non si attiva una rete coordinata di protezione e di sostegno. Questa proposta di legge mira a definire un sistema stabile di accoglienza, con regole certe, volto a garantire pari condizioni di accesso a tutti i minori, maggiore stabilità e dunque qualità nella rete di accoglienza, ottimizzazione delle risorse pubbliche, dal momento che è noto che, nelle fasi di emergenza, cresce anche la spesa e diviene più difficile garantire efficienza e trasparenza.
Qui trovi la proposta di legge: http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=1658&sede=&tipo=
Ordine del giorno per inserimento parità di genere nei corsi scolastici contro la radicalizzazione
La proposta di legge «Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista» ha l’obiettivo di aggiungere alle misure militari e repressive quelle di prevenzione al reclutamento di persone ideologizzate e assassine. In particolare all’articolo 8 si occupa di predisporre misure idonee a prevenire episodi di radicalizzazione fra i giovani in ambito scolastico. Tuttavia i movimenti estremisti hanno un elemento in comune, quale la violenza feroce contro le donne e la limitazione della loro libertà. Va, quindi, riconosciuto che l’autorità e libertà delle donne sono il fondamento di comunità forti, che possono resistere alla radicalizzazione. Possiamo affermare che ogni passo in avanti per il raggiungimento della parità di genere è un pezzo di lotta contro il fondamentalismo. Con questo ordine del giorno, che poi non è stato accolto, ho chiesto di valutare l’opportunità di inserire nei programmi scolastici specifiche iniziative in grado di promuovere lo sviluppo e il sostegno al raggiungimento della parità di genere.
Qui l’ordine del giorno: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=9/03558-A/020&ramo=CAMERA&leg=17
Qui il video del mio intervento in Aula: https://youtu.be/4w_4BefHkSk
Mio intervento su riforma circoscrizioni giudiziarie in Umbria
Dopo sei mesi di continui contatti con il Ministero della giustizia sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie che rischia di penalizzare gravemente l’Umbria, insieme ai parlamentari Verini e Laffranco abbiamo avuto un ulteriore incontro con il ministro Cancellieri, riuscendo ad ottenere un importante risultato: in commissione Giustizia è stato approvato il parere sui decreti legislativi per la funzionalità degli uffici giudiziari che stabilisce di accorpare i comuni di Todi e tutti i comuni della Media Valle del Tevere con Perugia anziché con Spoleto e i municipi di Città della Pieve, Paciano e Piegaro con Perugia anziché con Terni.