TRASPORTI, MEDIAETRURIA? UN ASSURDO, L’UMBRIA HA BISOGNO DI ALTRO

Perugia, 23 maggio 2015 – “Nella campagna elettorale del 2010 se ne parlava già eppure, dopo cinque anni di governo dell’Umbria, il Piano regionale dei trasporti resta ancora un miraggio e le decisioni relative alla mobilità continuano ad essere assunte senza una visione complessiva di dove si voglia portare la regione”. A dirlo è la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano che evidenzia come “da una parte si intavolino confronti per promuovere l’alta velocità attraverso la stazione MediaEtruria incentivando il trasporto su rotaia, dall’altra i pendolari denunciano i tagli alle corse dei treni motivati con lo spostare risorse sulla gomma. Quindi, l’Umbria del futuro punterà sulle ferrovie o sul trasporto viario?”.

“Questo è soltanto uno degli esempi che connotano una gestione episodica – denuncia la parlamentare – in cui, proprio a causa dell’incapacità di mettere insieme un piano organico sulla materia, si assumono decisioni che collidono tra loro. A proposito di trasporto su rotaia, poi, la settimana scorsa si è tenuto un incontro con i gestori delle linee e gli assessori uscenti per il progetto della stazione MediaEtruria – continua Galgano – A parte l’inopportunità di procedere con l’iter di un’opera così impattante ad attività amministrativa ferma per le elezioni, l’idea di far passare la linea dell’alta velocità tra Olmo e Rigutino è un assurdo. Significa tagliare fuori tre quarti dell’Umbria dalle ricadute positive che il passaggio dei convogli veloci comporta. Il tutto alla “modica” cifra di 30 milioni di euro”.

“Al famoso incontro si è portata ad esempio – aggiunge la deputata di SC – la stazione MedioPadania di Reggio Emilia. Mai precedente poteva essere più azzeccato per far comprendere l’assurdità del progetto MediaEtruria. L’opera emiliana, infatti, è costata 79 milioni, che diventano 135 col parcheggio esterno e il casello dell’A1 – affonda Galgano – oggi vi fermano 31 treni ma fra Bologna e Milano di convogli veloci ne transitano 160, ci sono soltanto circa 1.500 movimenti di passeggeri al giorno, meno di 50 a Freccia. I dati parlano da soli”.

“E’ evidente che serve un ripensamento complessivo della mobilità in Umbria – propone Galgano – riassunto in un piano dei trasporti che favorisca l’intermodalità, preveda la messa in sicurezza della E45, la riqualificazione della FCU come linea chiave per gli spostamenti locali, promuova l’utilizzo dei mezzi pubblici e meno inquinanti ed escluda progetti faraonici e poco calzanti con le caratteristiche della nostra regione com’è quello della MediaEtruria. Dobbiamo cambiare e, mai come oggi, possiamo farlo”.

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