LEGGE ELETTORALE UMBRIA INCOSTITUZIONALE E A MISURA DEI PARTITI DEL CONSIGLIO

Perugia, 17 febbraio 2015 – “La legge elettorale approvata è manifestamente incostituzionale ed è incredibile che, per la fretta di voler chiudere la partita, il consiglio regionale sia andato avanti comunque e nonostante da più parti, ad iniziare da noi da Scelta Civica, ne fosse stata sollevata l’illegittimità”. A rilevarlo sono la deputata Adriana Galgano e il coordinatore regionale Michele Ricciardi che tornano a ribadire come la Corte Costituzionale abbia già segnalato la non congruità del premio di maggioranza assegnato senza prevedere alcuna soglia di voti raccolti.

“La Consulta, nel 2014, ha precisato che – spiegano i due – il premio di maggioranza così concepito può produrre un’oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica perché non impone il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista. Si potrebbe verificare, quindi, il paradosso per cui con il 25% delle preferenze si ottiene la maggioranza degli scranni”.

“A questo si aggiunge la previsione del collegio unico – evidenziano ancora i due esponenti di Sc – che, oltre a non garantire la rappresentanza ai territori, è fortemente antidemocratico perché non consente a tutti i candidati le stesse possibilità viste le spese esose che si devono sostenere per poter raggiungere gli elettori dell’intera Umbria. Ancora una volta – concludono Galgano e Ricciardi – la politica ha voluto dimostrare, a tutti i costi, la propria autoreferenzialità confezionando un testo a misura dei partiti già oggi presenti nell’Assise e non tenendo conto della pluralità di orientamenti che fanno capo agli elettori”.

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