VIOLENZA DONNE, BENE MISURE PROTEZIONE LIDIA VIVOLI

Roma, 17 maggio 2017 – “Bene le disposizioni previste per tutelare Lidia Vivoli tra le quali il divieto di soggiorno per il suo ex compagno nel suo comune di residenza e in quelli limitrofi richiesto dalla Procura di Palermo e il fatto che il ministero abbia attenzionato il caso. Ma non ci dobbiamo occupare solo di casi singoli perché le vittime di violenze efferate sono molte di più. Ritengo, quindi, insoddisfacente la sua risposta, Ministro Orlando, perché è la legge a dover prevedere protezione per tutte le donne vittime di violenza, soprattutto in casi di femminicidio annunciato. Dobbiamo fare in modo che le donne aggredite siano equiparate a quelle sotto minaccia di mafia e terrorismo introducendo anche il divieto per gli aggressori, una volta scontata la pena, di avvicinarsi e di recarsi nei luoghi da loro frequentati”. Così Adriana Galgano, deputata del gruppo di Civici e Innovatori, discutendo durante il question time in Aula con il ministro della Giustizia, Orlando, la sua interrogazione per chiedere di sanare la lacuna normativa introducendo il divieto per gli aggressori, una volta scontata la pena, di frequentare gli stessi luoghi delle vittime e rendere più efficiente e preparato il sistema giudiziario nella protezione delle donne.

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VIOLENZA DONNE, TUTELARE VITTIME SE COLPEVOLE TORNA LIBERO

Roma, 4 aprile 2017 – “Non è possibile che vite come quella di Lidia Vivoli, possano ripiombare in un incubo senza che lo Stato faccia qualcosa”. Così Adriana Galgano, deputata del gruppo parlamentare Civici e Innovatori, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno per chiedere “cosa intenda fare il governo per proteggere le vittime di tentati femminicidi, una volta che l’assalitore, scontata la pena e rimesso in libertà, torna ad essere una potenziale minaccia per la vittima che potrebbe non scamparla una seconda volta. L’esecutivo dovrebbe prevedere una sorta di protezione per queste donne, così come prevista per i collaboratori di giustizia”.