Roma, 10 maggio 2016 – “Rate dei mutui a tasso variabile più alte di quanto dovuto in realtà. A pagarle sono stati i clienti di alcune banche che hanno fatto riferimento, per calcolarle, al tasso Euribor pari a zero nonostante, da mesi, sia sotto tale soglia e senza che ciò fosse previsto dai contratti sottoscritti dagli stessi clienti che hanno, quindi, subito un danno ingiusto”. A portare il caso all’attenzione del Governo è la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano che ha depositato un’interrogazione per sapere “quali misure intende mettere in campo per fare in modo che le banche, che non hanno rispettato le prescrizioni, si adeguino e rimborsino i clienti”.
“Si tratta di una questione molto seria perché i mutui rappresentano la principale voce di spesa nel bilancio di molti italiani e, soprattutto, in un periodo di profonda difficoltà come quello attuale – continua – far pagare rate più elevate di quanto in realtà dovuto, potrebbe minare la capacità di versarla e potrebbe portare addirittura al pignoramento dell’immobile. Ma la questione attiene anche e soprattutto agli obblighi di trasparenza delle informazioni bancarie, che sarebbe venuta meno, e quindi ad un comportamento scorretto attuato dagli istituti di credito che non può essere in alcun modo giustificato. Tanto che il caso è stato oggetto di un richiamo da parte della Banca d’Italia – sottolinea Galgano – e anche le associazioni Altroconsumo e Federconsumatori stanno valutando la possibilità di avviare una class action per ottenere i rimborsi per i clienti”.