PRIMAVERA CIVICA, BASTA FAVOLE: LA CRISI NON HA COLPITO ALLO STESSO MODO TUTTI I PAESI UE

Roma, 18 aprile 2015 – “E’ una favola che a seguito della crisi economica tutta l’Europa vada male, basta guardare i dati: ci sono Paesi come la Germania, l’Austria e l’Inghilterra dove la disoccupazione non arriva neanche alla metà di quella registrata in Italia, che ha toccato il 12,7%, con ricadute pesanti soprattutto per i giovani ”. Così la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano è intervenuta a “Primavera civica”, l’iniziativa organizzata a Roma che ha segnato la nascita del coordinamento giovani del partito. “L’Italia scommette sul futuro” è stato lo slogan scelto per la manifestazione che ha visto alternarsi sette relatori che hanno portato il loro contributo su quelli che dovrebbero essere i settori sui quali puntare per far ripartire il Paese vedi l’innovazione digitale di cui ha parlato Stefano Quintarelli, le eccellenze italiane con Simone Cozzi, le nuove imprese con Adriana Panico, la sicurezza nazionale con Stefano Dambruoso, lo sport come insegnamento di vita con Federica Vitale e il buongoverno delle città con Matteo Macilotti. In chiusura il segretario di Scelta Civica e sottosegretario Enrico Zanetti.

Tra le sette scommesse non poteva mancare l’Europa. Di questo ha parlato la deputata Galgano sottolineando come “la crisi non abbia investito allo stesso modo tutti i Paesi dell’Unione, l’Italia ha pagato un prezzo più alto, così come altre nazioni, perché si sono aggravate situazioni di fragilità strutturale che ci si portava dietro da anni e che sono frutto di scelte politiche sbagliate messe in atto negli ultimi decenni”.

“Se il nostro rapporto con l’Europa non funziona – ha proseguito Galgano – è a causa di come è gestito dalla politica ed è su questo fronte che dobbiamo agire. L’Italia è tra gli Stati che presentano il maggior numero di progetti per la richiesta di finanziamenti ma, se andiamo a guardare il rapporto di quelli che effettivamente ottengono fondi, siamo tra coloro che ne portano a casa di meno. Non solo – ha sottolineato la deputata – queste risorse dobbiamo anche fare in modo che siano spese per far crescere la nostra economia e il fatto che finora non sia stato così lo testimoniano anche i dati che ci riguardano”.

“Se vogliamo far ripartire il sistema Italia – ha affermato Galgano – dobbiamo imparare ad incidere di più sulla determinazione delle normative comunitarie in modo da renderle più efficaci rispetto alla realtà del nostro Paese, il che ci eviterà di incorrere nelle procedure di infrazione cui oggi siamo soggetti in misura troppo incisiva proprio perché non ce ne curiamo”.

A margine dell’iniziativa, la parlamentare di SC ha voluto rimarcare anche la necessità di approcciarsi con una mentalità più europeista anche rispetto alla legge elettorale ribadendo la propria contrarietà a porre la fiducia sul testo. “L’Italicum va migliorato con la discussione alla Camera – ha chiosato Galgano – introducendo collegi più piccoli per ridurre il costo della campagna elettorale e avvicinare i candidati al territorio, prevedendo l’apparentamento al ballottaggio per evitare premi abnormi e stabilendo un automatismo nell’attribuzione dei collegi ai “multicandidati” per evitare il mercato dei seggi”.

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