Perugia, 22 maggio 2015 – “Whirlpool ha annunciato altri 200 esuberi, tra il personale amministrativo dell’Indesit, che arrivano come una tegola sulla testa dei lavoratori dell’area Eugubino-Gualdese impiegati nello stabilimento di Fabriano. L’ennesima vertenza che va a pesare sulle spalle degli umbri e che testimonia il fallimento delle politiche per lo sviluppo applicate finora”. Così la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano che ricorda come “nel nostro territorio ci siano già 50mila disoccupati e 20mila cassintegrati e da mesi si allunga l’elenco delle crisi aziendali, con ripercussioni pesanti sulle famiglie e sulla tenuta di tutto il sistema Umbria”.
“Sono state 290 le ‘uscite volontarie’ dietro incentivo in Ast – continua la parlamentare – 210 sono gli esuberi annunciati da Nestlè per Perugina evitati finora con la solidarietà che, però, è destinata a scadere e 700 sono stati i licenziamenti scattati alla ex Merloni, solo in parte riassorbiti dalla J&P Industries. Per non parlare degli oltre 4mila posti di lavoro persi dal 2008. Numeri? – affonda Galgano – No, persone e famiglie travolte da una crisi che l’Umbria ha pagato più di altre regioni proprio per l’inadeguatezza delle politiche messe in campo”.
“Una spirale innescata da una presenza ingombrante del pubblico – spiega la deputata di SC – che ha reso più fragile il tessuto economico locale e che, ora che i fondi sono venuti meno, ha mostrato tutte le proprie debolezze. C’è bisogno di un cambiamento netto, di improntare un serio programma di rilancio che passi attraverso l’alleggerimento degli oneri a carico delle aziende e la semplificazione della burocrazia, che punti sulle start-up innovative e sull’incentivazione ad investire nei settori altamente tecnologici e specializzati – chiude Galgano – e che crei un canale preferenziale per gli investimenti in Umbria, soprattutto nella green economy e nel circuito ambiente-turismo-cultura. Una scommessa che possiamo vincere ma per farlo ci vuole un cambiamento mai come ora attuabile”.