INVESTIRE SULLA FIBRA OTTICA PER FAR AUMENTARE IL PIL

Perugia, 5 dicembre 2014 – Elaborare una visione strategica nazionale per il settore delle telecomunicazioni per stimolare l’occupazione, aumentare la produttività delle imprese e della pubblica amministrazione e contribuire alla sostenibilità ambientale superando gli ostacoli e i ritardi strutturali che impediscono la diffusione delle nuove reti. Mira a centrare gli obiettivi imposti dall’Unione europea per la Digital Agenda 2020 la mozione presentata dai deputati di Scelta civica, Galgano, Matarrese, Molea, Sottanelli, Vargiu, Vezzali, Vitelli, Monchiero, Rabino, Falcone e Oliaro approvata in Aula alla Camera.

Nel testo si impegna il Governo “a sostenere la costituzione di una one network in fibra ottica nelle zone a fallimento di mercato, ovvero in quelle aree ove non sia possibile la creazione di una rete fissa alternativa, attraverso una società in cui potranno essere coinvolti investitori finanziari specializzati, a partire, ad esempio, dalla Cassa depositi e prestiti” per superare il gap  infrastrutturale che impedisce l’accesso alla rete veloce a migliaia di imprese e famiglie. “Si pensi che, ancora oggi, circa 300mila aziende sono dislocate in aree che necessitano di banda ultra larga – ha spiegato la parlamentare umbra Adriana Galgano – e che la stessa Agcom ha rilevato che se la banda larga arrivasse al 60% delle famiglie e al 90% delle imprese, il potenziale per l’economia italiana si tradurrebbe in un aumento del PIL dall’1,2 fino al 12,2 per cento”.

Per questo, nella mozione, i deputati di Scelta civica sollecitano il Governo a mettere in piedi un sistema di incentivi che possa portare “alla realizzazione di un’unica infrastruttura di rete fissa a banda ultralarga, aperta, efficiente, neutrale, economica e già pronta per evoluzioni future, garantendo, il rispetto delle regole di libero mercato e concorrenza nella fornitura di accesso e servizi agli utenti finali privati ed imprese, con un’unica rete all’ingrosso e concorrenza al dettaglio”.

“Bisogna lavorare con impegno sullo sviluppo delle telecomunicazioni e soprattutto investirci – ha detto ancora l’onorevole Galgano – perché nei Paesi che lo hanno fatto si è arrivati ad ottenere un aumento del Pil fino allo 0,6% e, come dimostrano alcuni studi di Ocse, Banca mondiale e Unesco, sono proprio le telecomunicazioni che, negli ultimi vent’anni, hanno rappresentato il più importante fattore di crescita con effetti diretti e indiretti di sviluppo sui sistemi economici e sociali”.

In quest’ottica Scelta civica chiede, inoltre, la predisposizione “di politiche volte a diffondere l’uso di Internet tra i cittadini, anche mediante apposite previsioni nel contratto di servizio Rai” per implementare il livello di alfabetizzazione digitale, oggi notevolmente basso, il numero di utilizzatori di Internet e il tasso di diffusione dei pc nelle famiglie. “Solo così l’Italia può recuperare il ruolo storico di esempio di imprenditorialità e leadership nella produzione di ricerca, sapere e innovazione – ha concluso la parlamentare umbra di Scelta civica – oltre che generare un tessuto economico e sociale capace di valorizzare il talento, il merito e la competenza centrando, nel contempo, gli obiettivi fissati dall’Europa per la Digital agenda 2020”.

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