CRISI UMBRIA, ‘JOBS ACT’ E FONDI EUROPEI PER DARE IL LA’ ALLA VERA RIPRESA

Perugia, 21 gennaio 2015 – “Altro che ripresa. Purtroppo, in Umbria, la crisi non accenna ad allentare la morsa e gli ultimi dati sui fallimenti, resi noti da Cribis D&B, e sulle vertenze aziendali e il lavoro del rapporto di Ires-Cgil, danno l’idea di quanto ancora ci sia da fare sul fronte delle politiche economiche e di sviluppo per mettere definitivamente un punto alla congiuntura negativa che, dal 2008, ha fiaccato il tessuto industriale e i bilanci delle famiglie”. E’ uno scossone alle Istituzioni locali e al Governo quello della deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano che torna a far riferimento alla necessità di porre al centro dell’agenda politica le questioni del lavoro e delle politiche industriali.


“Nella nostra regione, nel 2014, sono fallite 259 imprese, ovvero due ogni tre giorni – evidenzia – mentre, dal 2009, si è verificato un fallimento ogni tre giorni (in totale 1.267). L’edilizia e il commercio sono stati i settori più colpiti ma anche l’industria non ne è stata esentata. Se a questo si unisce che ci sono 137mila persone che vivono in sofferenza occupazionale e, dal 2008, si sono persi 29mila posti di lavoro, 8mila nel solo 2014, che si traducono in 35 milioni di euro in meno al mese, sottratti ai consumi – continua Galgano – Si capisce bene quanto sia urgente intervenire per frenare questa caduta. Inoltre, la disoccupazione è salita al 10,7% e sono 63mila le persone “realmente senza lavoro”, tra disoccupati e inattivi, soprattutto tra gli under 29 che non riescono ad ottenere un contratto, se non precario e per brevi periodi. Anche il calo del 25% della cassa integrazione che potrebbe sembrare positivo – fa notare la deputata di Sc -, in realtà è dovuto ai licenziamenti che sono scattati nell’ambito delle crisi industriali”.

“Nella nostra regione c’è stata una dilatazione eccessiva del pubblico a danno del settore privato – spiega ancora Galgano – per cui dobbiamo rimettere in moto un circuito virtuoso che porti allo sviluppo di nuove imprese e al salvataggio di quelle in difficoltà. Proprio rispetto alle 165 vertenze aperte, il ‘Jobs Act’ rappresenta una svolta importante perché incentiva la possibilità, per i lavoratori, di acquisire le aziende in crisi creando nuovi imprenditori e nuove opportunità per queste attività. Per questo – annuncia la deputata – Scelta Civica costituirà un forte stimolo in Parlamento per fare in modo che i decreti attuativi vengano approvati nel più termine possibile”.

“Rispetto i fondi della programmazione europea 2014-2020, inoltre – affonda Galgano – l’Umbria è una regione virtuosa che spende le risorse arrivate dall’Ue ma, a fronte del quadro suddetto, è palese che va ripensata la strategia di investimento di questi trasferimenti che, evidentemente, non ottengono risultati significativi. Esistono, poi, fondi che università, aziende e privati possono richiedere direttamente a Bruxelles – conclude la deputata di SC – ed è importante collaborare per rafforzare capacità progettali e collaborazioni internazionali perché dai dati emerge che l’Italia presenta un numero considerevole di progetti all’Europa ma ottiene una percentuale di finanziamenti significativamente più bassa rispetto agli altri Paesi”.

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