CULTURA, IL GOVERNO VERIFICHI LA SORVEGLIANZA NOTTURNA NEI MUSEI

Roma, 25 gennaio 2016 – “I musei e le opere artistiche in essi esposte sono una risorsa importante per l’Italia che, tra l’altro, primeggia nelle classifiche mondiali proprio per la ricchezza di questo patrimonio. Tuttavia questi siti finiscono spesso nel mirino di ladri e vandali e hanno problemi di sicurezza notevoli da fronteggiare con risorse limitate”. Così la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano illustra il contenuto della sua interrogazione, sottoscritta da sedici deputati e presentata al Governo che dovrà riferire circa “le misure che intende attuare per aumentare i livelli di sicurezza e tutelare il patrimonio artistico-culturale esposto nei musei e sulle verifiche relative alla turnazione degli addetti alla vigilanza nei musei statali per garantire sicurezza ventiquattrore su ventiquattro”.

“Ho già discusso una mia interrogazione relativa al furto al museo civico di Castelvecchio di Verona verificatosi il 19 novembre alle 19.30 – continua la parlamentare – dove, come incredibilmente riferito in Aula dal Governo, pur in presenza di opere di notevole valore, è stata accertata la presenza di una sola guardia armata, in servizio dalle 19 alle 9 senza l’ausilio di alcun custode, e la dotazione di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso che, evidentemente, non poteva essere monitorato come avrebbe dovuto.  Possiamo realisticamente pensare – evidenzia la deputata – che 14 ore di sorveglianza siano coperte da un solo vigilante che, tra l’altro, dovrebbe contemporaneamente supervisionare il museo e controllare i monitor delle telecamere? Praticamente un invito a nozze per i ladri”.

“Per evitare che fatti del genere si ripetano, ho chiesto all’Esecutivo – prosegue Galgano – di avviare le verifiche sulle presenze notturne degli addetti alla sorveglianza e sui sistemi e i modelli organizzativi di controllo aumentando, ove necessario, le risorse stanziate per tali scopi. Per coniugare l’esigenza di protezione dei musei con la scarsità delle risorse a disposizione, infatti, – chiude Galgano – la soluzione esiste: effettuare investimenti in tecnologie innovative, come i sensori intelligenti, i sistemi “self-aware” e gli ambienti reattivi che consentono di aumentare i livelli di sicurezza riducendo i costi”.

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