INDUSTRIA TERNI E NARNI, LA PUBLIC COMPANY PER AST PROGETTO ALL’AVANGUARDIA

galgano-confindustria-terniTerni, 16 gennaio 2015 – “Industria, talento, innovazione, ricerca, start up, manifattura additiva, biotecnologie e imprenditorialità. Sono parole che la politica dovrebbe imparare e che, invece, sono purtroppo poco ricorrenti in quel Parlamento che dovrebbe porle al centro dell’agenda in discussione”. E’ iniziato così l’intervento della deputata di Scelta civica, Adriana Galgano all’“Incontro aperto per l’industria di Terni e Narni” organizzato dalla sezione di Terni di Confindustria Umbria nella sala congressi dell’Arpa del capoluogo provinciale.


“Sono relatrice della comunicazione sulla reindustrializzazione – ha evidenziato – e sto facendo una fatica ciclopica per far appassionare i miei colleghi deputati all’argomento. Mentre, in Europa, è uno degli obiettivi della Commissione ed è bene ricordare che, entro il 2020, i Paesi membri dovranno fare in modo che il 20% del Pil arrivi proprio dall’industria. Per farlo – ha spiegato Galgano – è necessario aumentare la competitività e l’internazionalizzazione. A questo punta l’Unione che mira, per raggiungere il fine, ad utilizzare risorse pubbliche per attivare fondi privati”. “Katainen, il commissario europeo alle attività produttive ascoltato in commissione alla Camera, ha riferito che 21 miliardi di euro pubblici – ha aggiunto la deputata di Sc parlando agli imprenditori umbri – hanno l’obiettivo di mettere in moto 300 miliardi di investimenti privati, evidenziando che, a questo proposito, sono le infrastrutture, l’energia, la rete di telecomunicazioni e la ricerca, le leve da azionare”.
“Parlando di industria, non si può non far riferimento alla vicenda di Ast, una questione di interesse nazionale – ha voluto ribadire Galgano – Enzo Ferrari diceva che ‘il secondo è il primo degli sconfitti’, ebbene noi sull’Acciaieria dobbiamo vincere. Sono molto d’accordo con quanti di voi sostengono Ast e il futuro del polo industriale di Terni debbano essere al centro dell’agenda politica nazionale – ha precisato la parlamentare – ma questo va di pari passo con l’attivazione di una politica industriale lungimirante che selezioni gli obiettivi da perseguire”.
“Infine – ha chiosato la deputata di Sc – una delle debolezze croniche del nostro Paese è che il 50% dell’economia gira intorno alla mano del pubblico e, in questa situazione, rilanciare lo sviluppo imprenditoriale facendo leva sulla spinta individuale e su micro-imprese, come è avvenuto negli anni ’50, è molto più difficile: la sfida è far appassionare i cittadini al mondo dell’impresa – ha chiuso Galgano – e far incrociare i loro interessi con quelle aziende che, nonostante la crisi, possono avere un futuro. Per questo sono convinta che le public company, realtà consolidate in Germania e Inghilterra, siano uno strumento importante per farlo. Sostengo con forza l’azionariato diffuso per Ast. Un progetto all’avanguardia in Italia, che non a caso arriva da Terni, e che potrebbe fungere da modello per altre aziende in crisi”.

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