Perugia, 3 novembre 2015 – “L’Umbricellum è una delle leggi più incostituzionali d’Italia e confidiamo che i giudici accolgano le nostre istanze e riaffermino la centralità degli elettori e del loro diritto a veder rappresentati nelle istituzioni i candidati che hanno votato”. Così la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano alla conferenza stampa indetta insieme al Comitato per la democrazia in Umbria alla vigilia della prima udienza del ricorso presentato contro la legge elettorale regionale.
“A distanza di mesi dalle elezioni – ha aggiunto – l’Umbricellum ha dimostrato tutte le sue contraddizioni visto che non c’è neanche la certezza su chi debba sedere in Consiglio con Biancarelli e Casciari che hanno iniziato una battaglia legale per stabilirlo. La legge è incostituzionale, non tiene conto della volontà degli elettori ed è stata creata ad arte per far fronte ad un calo di consensi dell’allora maggioranza poi riconfermata con soltanto il 23% dei voti degli aventi diritto. E’ giunto il momento di archiviarla e confidiamo che i giudici siano del nostro stesso avviso”.
Quanto al ricorso presentato in conferenza dall’avvocato Besostri contro l’Italicum che la deputata di SC ha deciso di sottoscrivere, ha ricordato: “non ho votato il testo alla Camera perché ritengo che sia soltanto un tentativo mal riuscito di migliorare il Porcellum ed è incredibile che, a fronte della sentenza della Consulta, si sia riscritta una legge elettorale che continua a contrastare con i principi costituzionali”. “In particolare non si è voluti intervenire sulla questione delle liste bloccate – ha spiegato – che limitano le possibilità di scelta dell’elettore e rischiano di portare alla nomina, e non all’elezione, di due terzi dei parlamentari”.
Mentre il coordinatore regionale di Scelta Civica, Michele Ricciardi ha evidenziato come “fin dall’inizio ci siamo battuti per evitare che l’Umbricellum venisse approvato dal consiglio regionale visti gli evidenti profili di incostituzionalità con il premio di maggioranza assegnato senza soglia e il premio al miglior perdente. Domani, le nostre ragioni approdano in tribunale – ha sottolineato – e in quell’Aula andremo a rappresentare il diritto di tutti gli elettori umbri a veder rispettata la volontà espressa nelle urne nella composizione delle istituzioni e a riaffermare che la democrazia rappresentativa è uno dei valori cardine della nostra Repubblica, non contrattabile né passibile di interpretazioni diverse a seconda delle maggioranze di turno che sono al governo”.