Roma, 1 settembre 2016 – “Terremoto, siamo un grande Paese che si mobilita fattivamente per azioni di grande solidarietà e voglio ringraziare tutti, Istituzioni, associazioni e cittadini che, anche stavolta, hanno portato il loro prezioso contributo. Ora però spetta alla politica fare la sua parte mettendo in campo azioni rapide anche quando l’emozione e l’emergenza saranno passate”. Così la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano ha aperto il suo intervento a margine dell’audizione del sottosegretario De Vincenti alle commissioni di Camera e Senato sul terremoto del 24 agosto.
“Noi del gruppo di Scelta Civica riteniamo sia prioritario lavorare innanzitutto per assistere gli sfollati garantendo loro condizioni di vivibilità – ha continuato – e per questo chiediamo di intervenire urgentemente sulla viabilità che ne rappresenta uno dei principali aspetti. Inoltre, le scosse stanno continuando e, ad esempio in Umbria, aumenta il numero delle persone che si riversano nei centri di assistenza soprattutto per paura. Nella mia regione ci sono stati tre terremoti negli ultimi quarant’anni ed il nostro modello di ricostruzione è stato positivo e virtuoso e proprio da Norcia arriva una proposta per evitare che il numero degli sfollati sia incrementato anche da coloro che, giustamente, sono spaventati: si potrebbe, infatti, consentire ai privati che lo vogliano fare di dotarsi, a proprie spese, di annessi in legno che possono ospitarli in queste situazioni di emergenza che rimarrebbero anche in caso di necessità future. Evitando, così, la costruzione di baraccopoli che rischiano di deturpare il paesaggio per anni”.
“Chiediamo, inoltre, di seguire i modelli virtuosi del passato come quello dell’Umbria e dell’Emilia Romagna, assegnando le risorse per la ricostruzione senza imporre le fasce di priorità – ha detto ancora la deputata – e portando avanti un sistema integrato per i lavori nei centri danneggiati per garantire omogeneità e velocità degli interventi. Inoltre, è prioritario prevedere forme di sostegno per le attività economiche e per il comparto turistico. Infine, in Umbria ci sono stati danni importanti conseguenti al terremoto del 24 agosto anche se le case hanno retto: solo a Norcia sono 1.500 le richieste di verifica sugli immobili per cui c’è bisogno di mantenere alta l’attenzione sui comuni più colpiti ovvero Norcia, Preci, Cascia e Monteleone di Spoleto e sulle frazioni della Valnerina che non possono certo essere penalizzati per aver impostato in passato un modello funzionale ed efficace di ricostruzione. Come gruppo – ha chiuso – vigileremo, quindi, affinché si proceda con un’impostazione pratica e concreta e si evitino lentezze burocratiche”.