Roma, 25 luglio 2017 – “Perugina, ringraziamo il governo per aver convocato, per il 27 luglio al Mise, il tavolo che aveva annunciato di essere disponibile ad aprire tre settimane fa rispondendo alla mia interrogazione. E’ particolarmente importante per l’Umbria, che torno a ricordare è la regione che ha perso più prodotto interno lordo, seconda solo al Molise. Per la ripresa della nostra economia è indispensabile che le vertenze si risolvano positivamente e che si mantenga l’occupazione. Quindi, chiediamo all’Esecutivo che per la Perugina vengano messe in atto tutte le misure, compresa la proroga della cassa integrazione straordinaria, che diano all’azienda il tempo di attuare gli investimenti previsti dal Piano di rilancio. E’ una questione di occupazione ma anche di identità, visto lo stretto rapporto che esiste tra Perugia e il cioccolato”. Così Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, durante la discussione della risoluzione, a sua prima firma, sullo stabilimento Perugina di San Sisto. “Chiederemo in ufficio di Presidenza delle Commissioni che si proceda al voto delle risoluzioni già la prossima settimana – ha sottolineato – e soprattutto abbiamo chiesto che i parlamentari umbri possano essere presenti ai tavoli delle vertenze in modo da seguirne l’evoluzione e dare un più tempestivo contributo perché si risolvano positivamente”.
“Rispetto al caso Perugina, inoltre, non possiamo ignorare il fatto che con l’arrivo del fondo americano Third Point, nuovo socio di Nestlè, siano state modificate le strategie globali della multinazionale – ha continuato la deputata – che ha concentrato gli investimenti sui prodotti cosiddetti ‘healthy‘. Alla luce di questa inversione di rotta, invece dei soli coni gelato, dobbiamo chiedere che nello stabilimento di San Sisto vengano introdotte queste nuove produzioni contro-stagionali, come la nutrizione per l’infanzia, avendo la garanzia che l’occupazione sarà mantenuta proprio perché si tratta di comparti strategici per Nestlè. Dobbiamo, inoltre, aprirci all’innovazione e un altro settore sul quale la multinazionale, attraverso la Nestlè Health Science, si sta concentrando sono le ricerche sul rapporto tra nutrizione e microbioma. In questo ambito l’Università degli studi di Perugia può vantare professionalità considerate eccellenze a livello mondiale e quindi chiediamo al governo di lavorare per instaurare collaborazioni in questo campo con Nestlè. In conclusione – ha chiosato Galgano – chiediamo al governo di fare quanto necessario perché Nestlè mantenga la produzione del cioccolato come core business della Perugina ma, dall’altro lato, dobbiamo dare alla società ragioni nuove per rimanere che siano in linea con la strategia che sta attuando a livello globale”.