Roma, 17 novembre 2017 – “Nella risposta del governo alla mia interrogazione sulla E78 si afferma che il tratto umbro è stato ridimensionato da quattro a due corsie perché non c’è un bacino d’utenza sufficiente a giustificare la realizzazione di una superstrada. Ma l’esperienza mi insegna che non bisogna prendere per oro colato tutto ciò che viene detto su questo aspetto. Proprio oggi, infatti, dopo anni in cui ci siamo sentiti ripetere che per il Frecciarossa per Milano da anticipare da Arezzo a Perugia non ci sarebbe stato un numero di utenti sufficienti, sui giornali si afferma che partirà la sperimentazione in Umbria proprio perché il bacino d’utenza c’è”. Così Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, ha replicato al sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, Del Basso De Caro discutendo la sua interrogazione per chiedere al governo di modificare il progetto della E78 riportando il tratto umbro a 4 corsie così come previsto in origine.
“Vorrei, inoltre, ricordare che il bacino di utenza si crea anche in relazione allo stato delle infrastrutture. Per questo, a noi umbri sembra assurdo che, in una situazione di gravissima crisi come quella che perdura in regione e con i problemi di isolamento che ci caratterizzano, il nostro sia l’unico tratto a due corsie dell’intero tragitto della E78. Non basta, su questo tratto è prevista la realizzazione di 7 rotonde in 10 chilometri con in più diverse sovrapposizioni con la viabilità ordinaria. Tra l’altro, come mi viene confermato, mancano anche i soldi per terminare la E78. Per questi motivi, invitiamo il governo a riconsiderare il progetto. Non si capisce, infatti, perché dobbiamo andare a creare un’ulteriore strozzatura in una zona che ne ha già diverse in partenza”.