Roma, 18 aprile 2016 – “Il Governo verifichi al più presto se la consegna della documentazione richiesta da azionisti e obbligazionisti di Banca Etruria e delle altre banche oggetto del salvataggio, per comprendere le ragioni che hanno portato alla perdita dei loro risparmi, viene effettuata entro i termini di legge, appurando altresì se, in occasione di tale richiesta, gli istituti bancari subentrati nei rapporti con i clienti impongono la sottoscrizione di documenti diversi dalla semplice nota di avvenuta ricezione”. A chiederlo la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano dopo la discussione dell’interrogazione presentata insieme al collega Sottanelli alla quale ha replicato il viceministro Enrico Morando.
“Come evidenziato dallo stesso Morando – continua – gli azionisti e gli obbligazioni che hanno richiesto tale documentazione non sono obbligati a firmare nulla e non devono farlo. E’ chiaro che la sottoscrizione di una ricevuta di avvenuta consegna dei documenti ha un valore ben diverso da quella della nota di accompagnamento, predisposta dalla banca, con la quale vengono chiariti natura e termini dei rapporti tra la banca stessa e il cliente delle banche poste in risoluzione che – sottolinea Galgano – come ribadito dal viceministro, potrebbe essere interpretata quale manifestazione dell’accettazione delle clausole contenute nella medesima nota. Questa richiesta, qualora fosse verificata, non sarebbe conforme alla normativa in materia e non potrebbe neanche avere alcuna utilità ai fini del chiarimento dei predetti rapporti tra banca e cliente”.