FARMACI FASCIA C, IL GOVERNO DICA SI’

Roma, 11 settembre 2015 – “Nel 1888 Francesco Crispi illustrava al Parlamento unitario gli svantaggi che l’imposizione di limiti all’esercizio della professione di farmacista comportava per i cittadini. Nel 2015 stiamo dibattendo degli stessi temi, sarà ora di andare oltre?”. A dirlo la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano che, dopo la bocciatura in commissione degli emendamenti sui farmaci di fascia C, ricorda come “ci sono ancora quindici giorni di tempo prima che il provvedimento arrivi in aula e il Governo nel frattempo cambi parere su emendamenti fascia C. Per questo chiedo alle associazioni dei consumatori e agli italiani di fare pressioni sul premier Renzi e sul ministro Lorenzin”.

“Già nell’Ottocento, in Italia, il principio di ereditarietà delle licenze delle farmacie appariva come superato – continua la deputata – e, tra l’altro, non è garanzia ne di professionalità ne di sicurezza. La nostra proposta sui farmaci di fascia C rappresenta un importante passo per andare oltre questa logica delle corporazioni a vantaggio dell’interesse generale. Le famiglie risparmierebbero 500 milioni di euro a seguito del calo dei prezzi dei medicinali che varierebbero fino al 57% – afferma Galgano – Medicinali che, paghiamo di tasca nostra, ma che – va ricordato – sono prescritti dai medici e sarebbero venduti, anche nelle parafarmacie, da laureati. In questo momento di crisi facilitare l’acquisto delle medicine da parte delle famiglie dovrebbe essere un obiettivo primario del ministro Lorenzin e del premier Renzi”.

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