UMBRICELLUM, LA REGIONE TENTA DI SOTTRARSI AL GIUDIZIO

Perugia, 17 febbraio 2016 – “Continua la nostra battaglia contro l’Umbricellum e, in contemporanea, la Regione continua a cercare artifici legali per evitare che una delle leggi elettorali più incostituzionali d’Italia venga sottoposta al giudizio del tribunale di Perugia. Il tutto con un dispendio notevole di soldi pubblici visti i 15mila euro già versati per le sole parcelle del legale esterno all’Ente, scelto per l’occasione. Ma se la legge è conforme alla Costituzione, che problema c’è nel sottoporla alla Consulta?”. A chiederlo sono la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano e il coordinatore regionale Michele Ricciardi commentando la decisione di palazzo Donini di ricorrere in Cassazione per “un regolamento preventivo di competenza” alla vigilia dell’udienza del ricorso presentato dal Comitato per la democrazia contro l’Umbricellum.

“Non abbiamo alcuna intenzione di mollare – evidenzia Galgano – perché siamo convinti che gli elettori umbri debbano veder garantito il diritto di voto, stabilito dalla Costituzione, e che le scelte compiute nell’urna vengano poi rispecchiate nella composizione del consiglio regionale. La nostra è una battaglia per la democrazia – chiude la deputata – per affermare che è intollerabile avallare una logica per cui le leggi elettorali vengono confezionate ad arte in base ai consensi del momento per garantirsi comunque gli scranni in Consiglio”.

Per Ricciardi “la Regione è ricorsa in Cassazione per un “regolamento preventivo di competenza”, sostenendo quindi che il giudice competente sarebbe il Tar e non il Tribunale civile, soltanto per allungare i tempi sino a dopo le prossime elezioni e per evitare che un giudice si pronunci sull’Umbricellum”. “Insomma, la Regione non vuole correre alcun rischio – conclude – e tenersi questa legge che ha consentito al PD di eleggere 11 consiglieri su 20 più il presidente della Giunta con poco più del 30 per cento dei voti”.

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