SU SIGARETTE ELETTRONICHE INASCOLTATI ONCOLOGI COME VERONESI

Roma, 19 ottobre 2016 – “E’ paradossale che oncologi di fama mondiale come Veronesi e Tirelli, siano considerati luminari quando parlano di cancro, ma non vengano ascoltati quando evidenziano il contributo che le sigarette elettroniche possono dare nelle politiche di contrasto dei danni da fumo”. Così la deputata del gruppo Civici e Innovatori, Adriana Galgano ha replicato alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin durante il question time alla Camera sulla sua interrogazione sul contributo che l’utilizzo delle sigarette elettroniche può dare nelle politiche di contrasto ai danni da fumo, evidenziato in un documento inviato poche settimane fa al ministero della Sanità da un gruppo di medici attivi da anni nella prevenzione e cura del tabagismo.

“In Italia, infatti – aggiunge Galgano – sono circa 70mila l’anno i morti da fumo e l’80% di questi decessi sarebbe evitabile con una buona attività di prevenzione. Prevenire è il compito essenziale della politica per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle loro famiglie. I tabagisti fumano per la nicotina ma muoiono per inalazione di catrame, particelle e gas tossici che, invece, non sono presenti nelle sigarette elettroniche. Apprezziamo gli sforzi compiuti dalla ministra Lorenzin in questi anni per ridurre il numero dei tabagisti, ma la politica deve essere più veloce nel recepire i vantaggi derivanti dall’innovazione tecnologica. Chiediamo, quindi, al governo di adoperarsi al massimo per fare in modo che anche al ministero della Salute gli adeguamenti rispetto a questi progressi siano quanto più veloci possibili”.

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