PERUGINA E AST, A RISCHIO DUE AZIENDE SIMBOLO E PERNO DELL’ECONOMIA UMBRA

Perugia, 26 febbraio 2015 – Perugina e Ast, due delle realtà industriali più importanti dell’Umbria messe a rischio dall’assenza di concreti piani industriali e di rilancio che ne rafforzino le produzioni salvaguardando, al contempo, l’occupazione. La deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano, che ha seguito in prima persona ambo le vertenze, torna ad esprimere preoccupazione per le ultime notizie arrivate da Terni e San Sisto. Da qui la conferma della presenza all’iniziativa pubblica organizzata dai sindacati della Perugina alla sala dei Notari l’11 marzo.

“Incontrando le istituzioni locali – spiega la deputata – la Nestlè ha annunciato di stare predisponendo il piano industriale per lo stabilimento della Perugina e trattando per la presenza ad Expo 2015. Buone notizie che, tuttavia – evidenzia la parlamentare – non hanno rassicurato i dipendenti perché non ci sono ancora azioni concrete che confermino la volontà della multinazionale di voler effettivamente rilanciare la Perugina”. “Scelta Civica è riuscita ad ottenere l’apertura del tavolo di concertazione al Mise – continua Galgano – Auspichiamo, quindi, che all’incontro al Ministero, Nestlè presenti il piano di rilancio annunciato in questi giorni fugando i dubbi e le preoccupazioni dei lavoratori di uno dei marchi che, va ricordato, è espressione dell’identità di Perugia e un pezzo di rilievo del Made in Italy”.

“Intanto, anche la vertenza Ast – sottolinea ancora la deputata di SC – sembra essere tutt’altro che chiusa. Sono allarmanti, infatti, le lettere che sindacati e operai hanno deciso di inviare al prefetto di Terni, Bellesini e all’ad Morselli per denunciare il mancato coinvolgimento nel processo di riorganizzazione dell’Acciaieria. Piano che – prosegue Galgano – sembra non rispetti l’accordo sottoscritto al Mise a dicembre tanto da spingere il sindaco di Terni, De Girolamo a ventilare la convocazione del tavolo di verifica. Scelta Civica resta convinta che quell’intesa non sia sufficiente a garantire il futuro di Ast e soprattutto la sua permanenza a viale Brin – chiude la parlamentare – e rilancia con forza l’appello alla città e agli imprenditori a sottoscrivere le azioni della public company proposta dal Comitato locale che permetterà ai lavoratori e ai ternani di avere voce in capitolo nelle decisioni aziendali e di attivare investimenti concreti per il rilancio di Ast”.

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