Perugia, 10 dicembre 2014 – “Quella dell’Umbria come ‘isola felice’, immune dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, è un’immagine che, purtroppo, non corrisponde più alla realtà, come dimostra l’operazione “Quarto passo” messa in atto dalla Procura distrettuale antimafia di Perugia”. A sottolinearlo è la deputata di Scelta civica, Adriana Galgano evidenziando la necessità che “la politica locale agisca in maniera tempestiva, così come hanno fatto il Ros dei carabinieri e la Procura cui va il mio personale ringraziamento, per arginare gli effetti di una crisi economica che continua a fiaccare il tessuto imprenditoriale rendendolo facile bersaglio della criminalità organizzata”.
“L’operazione di oggi – aggiunge la parlamentare di Sc – ha accertato l’esistenza, a Perugia, di una vera e propria holding criminale gestita da un sodalizio ‘ndranghetista riconducibile alla cosca calabrese Farao-Marincola di Cirò con diffuse infiltrazioni nel tessuto locale. Imprenditori che per anni, in alcuni casi, sono stati oggetto di estorsioni, minacce, violenze e intimidazioni – evidenzia ancora Galgano – e che si sono visti portare via il lavoro costruito in anni di sacrificio da quella criminalità organizzata che prolifera proprio dove la crisi economica si è fatta sentire di più”.
“In Umbria la congiuntura negativa che ha colpito l’economia nazionale – spiega ancora la deputata di Sc – ha pesato più che in altre regioni perché è andata ad acuire quelle fragilità e quelle criticità che già erano presenti nel sistema locale. In una regione in cui le aziende in concordato preventivo sono passate da una a sei, i contratti di solidarietà da 8 a 13, l’occupazione è scivolata al 60,3% e che detiene la maglia nera per i fallimenti, è urgente lavorare per risollevare il tessuto imprenditoriale. Soltanto così si potranno precludere, alla criminalità organizzata, quegli spazi in cui oggi è sin troppo facile inserirsi e proliferare”.