ITALIKUM, BASTA LEGGI CHE VIOLANO COSTITUZIONE E PRINCIPI DEMOCRATICI

Roma, 23 ottobre 2017 – “Porre la fiducia sull’approvazione di una legge elettorale, come accaduto per l’Italikum e per il Rosatellum 2.0, impedisce ai parlamentari di esercitare il ruolo che la Costituzione assegna loro proprio perché la legge dovrebbe essere frutto dell’accordo dei rappresentanti dei cittadini. Per questo ho firmato, insieme ai colleghi Domenico Menorello, Claudia Mannino e Riccardo Nuti, il ricorso per il conflitto di attribuzione depositato questa mattina dagli avvocati Felice Besostri e Michele Ricciardi in Corte Costituzionale”. Così Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, che ha aggiunto: “Quanto accaduto rappresenta una grave violazione dei principi che sono alla base della nostra democrazia e rischia di far dichiarare incostituzionali due leggi su tre approvate da questo Parlamento. Leggi a vantaggio di tutti tranne che degli elettori che, per l’ennesima volta, vedranno scegliere due terzi propri rappresentanti dalle segreterie di partito. Anche dove potranno scegliere, nel collegio uninominale, dovranno comunque accettare che il proprio voto venga distribuito a tutti i partiti della coalizione che appoggiano il candidato. Ringrazio, quindi, Besostri, Ricciardi e Zecca per il loro prezioso lavoro a difesa dei diritti degli elettori e della nostra democrazia”.

A spiegare le ragioni del ricorso, l’avvocato Michele Ricciardi, esponente del Coordinamento Avvocati Antitalikum capeggiato da Felice Besostri, che lo ha depositato in Corte costituzionale. “Questo ricorso è incentrato sulla questione della fiducia illegittimamente accordata nel 2015 dalla Presidente Boldrini per far approvare l’Italikum – ha detto – e rappresenta un monito anche per l’imminente discussione del Rosatellum 2.0 al Senato. Il ricorso è sul conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato. Il parlamentare che non vuole votare la fiducia si trova contrapposto alla Presidente della Camera che, invece, ammette l’apposizione della questione di fiducia. Questo viola l’articolo 72 comma 4 della Costituzione, che prescrive per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale la procedura normale. Con l’apposizione della questione di fiducia, come accaduto per l’Italikum e come sta avvenendo per il Rosatellum 2.0, la procedura diventa speciale quindi in conflitto con quanto prescrive la Costituzione”. “Inoltre – ha proseguito Ricciardi – questo ricorso serve a difendere la libertà di ciascun cittadino perché la libertà del singolo parlamentare rappresenta la libertà dell’elettore. Dobbiamo, quindi, tutelare la facoltà di ogni singolo parlamentare di decidere su queste materie senza essere obbligato a considerare altri interessi, come la fiducia nel governo. La libertà dei parlamentari è, infatti, indispensabile per garantire la loro capacità di rappresentare, ciascuno, l’intera nazione e di esercitare il mandato senza nessun vincolo”.

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