EX MERLONI, SI AVVII SERIA RIFLESSIONE SU EFFICACIA ACCORDO PROGRAMMA E BANDI

Roma, 12 gennaio 2017 – “Con l’Accordo di programma e l’avviso pubblico per l’area di crisi dell’ex Merloni, per il quale sono stati stanziati 26 milioni di euro, verranno riassorbiti solo 23 lavoratori dell’azienda: 20 di Spoleto e 3 di Gualdo Tadino. Se ciò non bastasse, tra i beneficiari delle misure di sostegno vengono inseriti, con eguale considerazione, 18 Comuni umbri che vanno da Assisi e Foligno a Nocera Umbra e Gualdo Tadino: peccato, però, che il 90% dei 700 operai della ex Merloni risieda negli ultimi due e non nel resto dei territori in cui l’impatto della crisi aziendale è stato marginale rispetto alle aree in cui erano allocati gli stabilimenti”. A dirlo Adriana Galgano, deputata del gruppo Civici e Innovatori, commentando la risposta all’interrogazione presentata per chiedere al Governo misure per il rilancio della Fascia appenninica.

“Otto anni di cassa integrazione dei lavoratori sono il segnale del fallimento delle politiche di reindustrializzazione e sviluppo finora perseguite che, per di più, sono costate la cifra astronomica di 100 milioni di euro – aggiunge Galgano – Sostenere, poi, che la ricollocazione di soli 23 dipendenti dell’ex Merloni, non dipenda dalle previsioni dell’Accordo di programma e dell’avviso pubblico, come mi ha risposto il governo, è un assurdo. Va, quindi, avviata una seria riflessione con il ministero, la Regione e i sindacati su questi strumenti ripensando i prossimi bandi in modo tale da renderli efficaci rispetto alle esigenze reali dei territori”.

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