BREVETTO EUROPEO: SENZA VALUTAZIONE IMPATTO, POSIZIONE ITALIA DEBOLE

Roma, 23 giugno 2015 – “Oggi durante il voto nella seduta congiunta delle commissioni Attività produttive e Politiche dell’Ue, mi sono astenuta sulle risoluzioni in merito all’adesione dell’Italia alla cooperazione rafforzata in tema di brevetto europeo e Tribunale unico. Una posizione, la mia, non motivata da una contrarietà a priori bensì dal fatto che il Governo, nonostante le pressanti richieste avanzate dalla commissione Politiche Ue negli ultimi due anni,  non ha presentato la valutazione di impatto relativa all’adesione, come hanno fatto, invece, altri Paesi europei che, proprio sulla base di queste valutazioni, hanno costruito le loro posizioni negoziali”. Così la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano ha motivato la propria astensione sottolineando come “questa vicenda conferma il problema di fondo che ha troppe volte caratterizzato decisioni importanti dell’Italia a livello europeo ovvero il compimento di scelte basate su opinioni anziché su dati”.

“Ritengo inconcepibile aderire senza avere effettuato uno straccio di valutazione – continua la parlamentare – A questo proposito sorprendono le dichiarazioni, rilasciate durante la riunione congiunta, per le quali le valutazioni ex ante non sono possibili perché per farle è indispensabile seguire l’andamento del negoziato. Suggeriscono l’idea di un Paese che va a rimorchio, mentre l’Italia è il terzo contributore netto dell’Unione europea e deve saper giocare da protagonista”.

“Vorrei ricordare che la Gran Bretagna, dopo la valutazione di impatto con la quale ha dimostrato che le proprie piccole imprese sarebbero state danneggiate – afferma Galgano – ha ottenuto, per aderire, condizioni vantaggiose e che, invece, la Polonia, sempre sulla base della valutazione, ha deciso di aderire alla cooperazione rafforzata e non al Tribunale unico. È giunto il momento che l’Italia adegui la sua capacità di prendere decisioni alla qualità propria delle esperienze dei migliori Paesi europei. Non farlo – chiude la deputata di SC – servirebbe solo a gettare benzina sul fuoco delle tesi antieuropeiste”.

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