Roma, 23 giugno 2017 – “5G, bene il bando che il governo ha indetto per porre l’Italia all’avanguardia rispetto alle previsioni dell’Action Plan per il 5G dell’Unione europea che prevede, entro il 2020, la copertura di almeno una delle grandi città per ogni Stato membro. Bando al quale hanno risposto 7 aziende presentando progetti per le aree di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera. Tuttavia, rispetto alla domanda contenuta nella nostra interrogazione, non è stato fornito alcun chiarimento sulla definizione del protocollo di standard ufficiale necessario per la diffusione di tale rete”. Così Adriana Galgano e Ivan Catalano, deputati del gruppo Civici e Innovatori, sull‘interrogazione discussa in commissione Trasporti per chiedere le valutazioni del governo in merito alla nuova infrastruttura 5G,e le iniziative che intende mettere in atto per favorirne lo sviluppo.
“Torniamo, quindi, a sollecitare il governo – hanno aggiunto – perché si adoperi per definire il quadro di riferimento per la determinazione degli standard. Un processo nel quale devono essere coinvolte le aziende cui chiediamo di porsi per prime in un’ottica di massima collaborazione per ridurre i tempi ed evitare la dispersione di risorse ed energie”.
“La rete 5 G sarà in grado di mettere in comunicazione oltre venti miliardi di oggetti intelligenti – hanno concluso Galgano e Catalano – rendendo possibile l’esecuzione di nuove applicazioni quali la chirurgia a distanza o il supporto alla guida con auto autonome. Oltre al fatto che sarà fondamentale per il successo delle applicazioni di Industria 4.0. E’, dunque, evidente come lo sviluppo del 5 G sia la precondizione essenziale per essere competitivi a livello internazionale e come l’Italia, in questo senso, debba giocare un ruolo di primo piano per approfittare di tutti i benefici economici e sistemici che ne derivano”.