CONCORSO SCUOLA, GRAVE NON PREVEDERE REGOLE PER DONNE IN GRAVIDANZA

Roma, 6 maggio 2016 – “La vicenda di Ilaria Venanzi ha portato alla luce l’ennesimo esempio di noncuranza delle Istituzioni rispetto al tema della parità. E’ già un assurdo che le assegnazioni delle sedi per il “Concorso scuola 2016” siano immodificabili anche a fronte di casi specifici come quello della 30enne umbra ma è ancora più paradossale che, nello stabilire i regolamenti per le prove, non si sia presa in esame l’ipotesi della partecipazione delle donne in gravidanza”. Così la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano che ha presentato un’interrogazione al Governo per conoscere “quali iniziative intende prendere al fine di sanare un vulnus legislativo che crea discriminazioni e disagi che in uno Stato di diritto come il nostro, dove peraltro vigono le pari opportunità, non dovrebbero più esistere”.

“Il fatto che ad Ilaria e a tutte le donne che come lei si trovano al nono mese in gravidanza, e quindi in procinto di partorire alla data delle prove del concorso – continua – si chieda di scegliere tra la tutela della propria salute e di quella del nascituro o la perdita di un’opportunità lavorativa, dimostra quanto l’Italia sia ancora indietro sul fronte della parità e della conciliazione delle esigenze familiari con quelle occupazionali. Con l’Intergruppo parlamentare delle donne stiamo lavorando proprio per superare queste discriminazioni – evidenzia Galgano – che privano il Paese del talento delle donne che sono spesso costrette a dover rinunciare al lavoro e a un proprio reddito, una condizione drammatica in caso subiscano violenze o maltrattamenti in casa. Inoltre, in un Paese in cui l’invecchiamento della popolazione è in costante crescita – chiude la deputata – si dovrebbe agire in senso esattamente contrario all’attuale, incentivando le coppie a fare figli senza che questo significhi privarsi di lavoro e di reddito”.

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