UMBRICELLUM, I DIRITTI FONDAMENTALI NON POSSONO ATTENDERE

Perugia, 24 febbraio 2016 – Continua la battaglia legale contro l’Umbricellum. E’ stata, infatti, depositata al Tribunale di Perugia la memoria redatta dai legali del Comitato per la democrazia in Umbria in vista della decisione del giudice sulla richiesta avanzata dalla Regione Umbria di sospendere il processo per attendere la pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione sulla competenza del giudice ordinario. A darne notizia sono la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano e il coordinatore territoriale Michele Ricciardi.

“Siamo fiduciosi che a prevalere sarà la volontà di accertare se siano stati lesi non solo il diritto di voto attribuito dalla Costituzione ai cittadini – auspica la parlamentare – ma il diritto a veder rappresentate in consiglio regionale le forze politiche elette dalle urne. Confidiamo, quindi, che i tempi del procedimento vengano riportati a quelli del ricorso originario perché se dovesse essere sospeso – prosegue Galgano – gli umbri rischiano di essere costretti a votare nuovamente, alle prossime amministrative, con l’Umbricellum trovandosi ancora una volta di fronte alla sovrarappresentanzione di una maggioranza rispetto al reale numero di voti ottenuti”.

A scendere nel dettaglio della memoria presentata dai ricorrenti è Ricciardi che spiega come “per il Comitato, che ha presentato il ricorso perché si accerti se l’Umbricellum violi i principi della Costituzione, la richiesta della Regione è infondata in quanto la Corte di Cassazione si è già pronunciata più volte a favore della competenza del Tribunale ordinario”. “Inoltre – continua – nella memoria si evidenzia che se il procedimento dovesse essere sospeso in attesa della decisione, l’ordinamento giudiziario italiano sarebbe anche in contrasto con la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, che impone agli Stati membri di identificare in modo chiaro un giudice che possa rispondere in tempi rapidi alle domande sui diritti fondamentali”.

“I ricorrenti del Comitato per la democrazia – aggiunge Ricciardi – sono fiduciosi che il Tribunale valuterà con accuratezza tutti gli aspetti della vicenda e sperano che, considerata manifestamente inammissibile la richiesta della Regione Umbria, lo stesso Tribunale rimetta la causa alla Consulta per risolvere i dubbi sulla costituzionalità dell’Umbricellum. Siamo molto fiduciosi – sottolinea ancora Ricciardi – anche perché le argomentazioni alla base del ricorso contro la legge elettorale sono analoghe a quelle del ricorso che oggi ha consentito al Tribunale di Messina di rinviare l’Italikum davanti alla Corte Costituzionale. Rinvio che, peraltro, costituirà un ottimo precedente per la decisione che il Tribunale di Perugia dovrà prendere il 29 aprile prossimo relativamente alla costituzionalità dell’ItaliKum”.

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