SIDERURGIA, CHE FINE HA FATTO PER IL PIANO PER L’ACCIAIO?

Perugia, 19 febbraio 2016 – “Il comparto siderurgico è un settore strategico per l’economia europea. L’Europa resta, infatti, il secondo produttore mondiale nonostante la crisi abbia già causato, dal 2007 ad oggi, la perdita di 60mila posti di lavoro con una conseguente riduzione della produzione passata da 210 a 166 milioni di tonnellate. Per far fronte a questo crollo del comparto, il Parlamento europeo ha approvato, nel 2014, il Piano d’azione per l’industria dell’acciaio che mirava a rilanciare il settore introducendo misure a sostegno dell’innovazione e a difesa delle aziende dalla concorrenza sleale. Un documento approvato ma del quale si è persa traccia e non si conosce lo stato reale di attuazione”. Così la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano che, proprio per avere chiarimenti sul Piano, ha depositato un’interrogazione al Governo sottoscritta da 22 parlamentari.

“L’interrogazione – continua la deputata – mira anche a far riferire il Governo circa le azioni adottate o che intenda adottare, anche in sede europea, per fare in modo che il Piano per l’acciaio venga effettivamente applicato e portato avanti. Non dimentichiamo che il settore siderurgico impiega una forza lavoro pari a 360mila persone – sottolinea Galgano – con ricavi per circa 170 miliardi e costituisce una presenza indispensabile anche per i settori dell’indotto. Un peso che andrà a crescere visto che l’Ocse stima un aumento della domanda globale che arriverà a 2,3 miliardi nel 2025, con una richiesta proveniente per la maggior parte dalle economie emergenti. Da qui l’urgenza di mettere in atto tutte le misure possibili a sostegno del settore, senza perdere ulteriore tempo”.

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